Perchè non ti fidi del tuo Dentista ?

Che i dentisti non siano tutti uguali è ovvio.Meno ovvio è che dietro a questo lavoro ci sia non solo professionalità, ma anche etica.

 

Come qualsiasi altro medico, l’attività del dentista trova la sua massima applicazione attraverso il preliminare dovere d’informazione e consecutivamente il consenso al trattamento medico chirurgico, che stanno alla base dell’esercizio della professione odontoiatrica.

 

Purtroppo si può essere portati a pensare che i dentisti siano simili tra loro in termini di conoscenze, con capacità affini e che le prestazioni eseguite siano molto somiglianti tra loro; come anche i materiali utilizzati, le modalità operative e i manufatti protesici. Un articolo pubblicato dall’Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), pubblicato il 23 giugno 2015 sottolinea come: Le cure odontoiatriche sono quelle maggiormente sottoposte, tra le professioni sanitarie, al bombardamento incontrollato di messaggi pubblicitari. Slogan e inviti spesso fuorvianti, promesse di cure semi-gratuite, inviti a recarsi oltre confine per trattamenti miracolosi, spesso associati a visite turistiche e a riabilitazioni esteticamente stupefacenti, portano ad un disorientamento del paziente che ha come conseguenza negativa un suo allontanamento dalle cure.

 

Queste comunicazioni fuorvianti provocano smarrimento da parte del paziente nella scelta dell’odontoiatra che dovrà seguirlo nelle terapie. Conseguentemente questa filosofia del “cosa vuoi che cambi tra un dentista e un altro” è la giustificazione di una parte di pazienti per la scelta del loro dentista non basata sulla valutazione della qualità e della competenza dello stesso ma  spesso dettata dal “risparmio” (che molte volte risulta esiguo).

 

L’odontoiatra, come tutti i professionisti, non possono essere equiparati tra loro in termini di capacità, ed anche, empatia (molto spesso sottovalutata). Non solo, competenza e preparazione, accuratezza e completezza nella diagnosi, non solo dei denti, valgono per la propria salute e contribuiscono al valore aggiunto in favore dell’efficacia dell’operatività dell’intera struttura odontoiatrica.

Infine, prendendo spunto dalla Carta dei diritti e dei doveri dell’odontoiatra –  Principi di etica odontoiatrica – all’art. 4 (scopo della professione) si legge:  La professione odontoiatrica si prefigge lo scopo di tutelare la salute orale dei cittadini privilegiando sempre e comunque la guarigione e la ricerca del beneficio del paziente anche laddove non esistano patologie in atto ma l’intervento riguardi l’estetica della bocca. Questo costituisce il principio su cui costruire una figura Professionale con la P maiuscola che ha un valore aggiunto che non ha prezzo. Conoscere, capire e trovare in bocca i segni ed i sintomi di malattie che non riguardino solamente i denti, senza che venga espressamente richiesto all’odontoiatra, sono la naturale completezza della propria attività; il Professionista non vede solo i denti, ma vede una bocca di una persona nella sua interezza ed ha come obiettivo quello di tutelare la salute di quella persona attraverso tutto ciò che dai denti e dalla bocca può capire.