afte

Afte Orale

La stomatite aftosa ricorrente, detta anche aftosi orale, è una malattia che interessa la mucosa orale ed è caratterizzata dalla formazione di ulcere (afte) recidivanti e dolorose. Le afte vengono chiamate anche stomatiti e possono manifestarsi all’interno della bocca, delle labbra, della gola, o, talvolta, sulla lingua causando dolore e fastidio sia nel parlare che nel mangiare. Le lesioni, infatti, possono risultare molto dolenti, soprattutto quando vengono a contatto con i cibi.

Nonostante sia un argomento protagonista di numerosi e attuali studi scientifici, quest’ultimi non dimostrano la sua origine, ne dal punto di vista infettivo, ne batterico o virale. L’ipotesi più accreditata rimane che la stomatite aftosa ricorrente sia un’anomalia della risposta immunitaria. La reazione autoimmune alla base dell’aftosi orale è stata correlata ad alcuni fattori scatenanti quali:

  • fattori psicologici e sociali, quali ad esempio lo stress;
  • deficit di ferro, acido folico e vitamina B12;
  • malattie da malassorbimento, come la celiachia e il morbo di Crohn;
  • traumatismi dei tessuti orali;
  • allergie alimentari.

Si distinguono tre quadri clinici di stomatite aftosa ricorrente:

  • aftosi minor, la forma clinica più comune, caratterizzata da ulcere singole di piccole dimensione che hanno una  durata compresa tra i 7 e i 10 giorni, al termine dei quali guariscono spontaneamente senza lasciare cicatrici;
  • aftosi major, la forma meno frequente, ma più severa, caratterizzata dalla presenza di ulcere multiple, profonde, di dimensioni che superano il centimetro, persistenti anche per diverse settimane.
  • aftosi erpetiforme, caratterizzata dal non essere precedute da vescicole, per la non tendenza al raggruppamento e per la tipica ricorrenza. La guarigione può richiedere dai 7 ai 14 giorni.

Si stima che di aftosi orale ne soffra circa il 20% della popolazione e sebbene le afte non siano contagiose, la tendenza allo sviluppo potrebbe essere riscontrata all’interno del nucleo familiare, se si è soggetti ad ulcere orali, il proprio figlio, ad esempio, potrebbe avere il 90% di probabilità di contrarle regolarmente.

A tutt’oggi non esistono trattamenti sicuri e rapidi per la stomatite aftosa ricorrente, ma solo terapie palliative, che riescono solamente ad alleviare il dolore. Solamente nei casi più importanti, per accelerare la guarigione, risulta utile l’applicazione topica di corticosteroidi.

Quando la stomatite aftosa ricorrente è grave, vanno presi in considerazione anche farmaci a base di antibatterici (es. clorexidina, tetraciclina) ad uso topico.

La scelta di un determinato tipo di trattamento deve essere effettuata dal proprio dentista di fiducia solo in seguito ad una precisa diagnosi.

Concludiamo facendo notare che i fumatori soffrono di afte con minore frequenza forse perché il fumo rende inadatta la mucosa orale all’instaurarsi di infezioni, oppure per una qualche azione protettiva svolta dalla nicotina. E’ piuttosto ricorrente infatti che chi smette di fumare soffra per qualche mese di afte, che scompariranno immediatamente in caso di ripresa del vizio.