Un impianto è per sempre?
L’implantologa dentale è un metodo odontoiatrico che consente la sostituzione di uno o più denti mancanti tramite l’inserimento nell’osso dei mascellari di un impianto dentale endo-osseo che sostituisce in modo artificiale la radice del dente.
L’implantologia dentale oggi è molto importante e diffusa perché la stessa permette di ripristinare l’estetica del sorriso, la fonetica e la corretta masticazione.
Ovviamente nessuna terapia implantare potrà mai sostituire i denti naturali ma gli impianti possono essere considerati un’ottima alternativa che, se mantenuti correttamente, possono durare per anni. Non sarebbe nemmeno corretto pensare, però, che una volta eseguito l’inserimento di impianti lo stesso possa durare per sempre senza i relativi controlli periodici e un’accurata igiene orale. Probabilmente all’origine di questo modo di ragionare c’è anche la responsabilità di qualche dentista, ma anche la spinta commerciale da parte delle case produttrici di prodotti dentali, in particolare, di impianti. Questo modo di pensare ha portato e porta tutt’oggi a delle conseguenze rilevanti, come ad esempio quella di trascurare i propri denti, tanto poi possono essere curati definitivamente o sostituiti con impianti che saranno “eterni”.
Nessuna terapia che un dentista può fornire ai propri pazienti può essere considerata definitiva. I materiali utilizzati nelle cure odontoiatriche hanno un deterioramento nel tempo dovuto all’uso e alla permanenza in bocca, quel che resta dei denti curati/ricostruiti/ o eseguite delle corone dentarie, può andare incontro a nuove patologie, gli impianti possono fallire precocemente o avere problemi dopo qualche anno.
Non è solo il materiale dell’impianto (titanio) che è necessario per l’osteointegrazione (cioè la guarigione dell’osso in corrispondenza degli impianti una volta che questi sono stati posizionati, al fine di ottenere la formazione di un vero e proprio legame tra osso e impianti) ma tutto il protocollo di trattamento della superficie del titanio e la tecnica di inserzione. La superficie deve essere decontaminata con tecniche particolari, sterilizzata, e l’impianto conservato in contenitori ermetici e inserito nel tessuto osseo rispettando un protocollo ben codificato, atto a fornire la stabilità primaria dell’impianto e a non alterare le caratteristiche biologiche dell’osso ricevente.
Un impianto può fallire per frattura dovuta a sovraccarico, tipica dei pazienti bruxisti (quando il soggetto tende a sfregare gli elementi dentali tra di loro, attraverso appunto il digrignamento) o per perimplantite (infiammazione della gengiva intorno all’impianto che coinvolge anche l’osso. )
La strategia vincente è come sempre la prevenzione. Mantenere il più a lungo possibile in salute la propria bocca, oltre ad avere effetti benefici sulla salute generale permette di limitare al minimo gli interventi del dentista. Si consigliano sempre controlli e sedute di igiene con una periodicità stabilita dal Vostro dentista di fiducia e igiene domiciliare attenta e frequente.





